
La prima fase contempla la stimolazione della funzione ovarica. Lo scopo della stimolazione è quello di determinare la crescita contemporanea multipla di follicoli e quindi recuperare il maggior numero di ovociti destinati alla fecondazione, al fine di generare il maggior numero di embrioni su cui effettuare l’analisi genetica.
Praticamente, la stimolazione consiste nella somministrazione di farmaci che stimolano la crescita dei follicoli e la maturazione degli ovociti. I farmaci più comunemente usati si chiamano
Gonadotropine (FSH, LH).
Questi farmaci si presentano sotto forma di iniezioni intramuscolari o sottocutanee da effettuarsi giornalmente, e sono generalmente associati ad altre sostanze ormonali (denominate Analoghi o Antagonisti del GnRH) che servono sia per migliorare ulteriormente la risposta alla stimolazione, sia ad evitare un’ ovulazione spontanea che renderebbe vana la terapia effettuata.

Lo schema di terapia (protocollo di stimolazione) prevede un dosaggio estremamente personalizzato, modificabile durante il corso del trattamento in base alla risposta della paziente. Infatti, la risposta alla terapia è strettamente soggettiva, quindi, deve essere verificata mediante controlli ecografici (monitoraggio) a scadenza prestabilita e a volte integrata da prelievi di sangue per la misurazione dei livelli ormonali (dosaggi dell’estradiolo, l’ormone prodotto dai follicoli in fase di crescita) al duplice scopo di determinare il momento più appropriato per il recupero degli ovociti ed evitare una eccessiva stimolazione. Il monitoraggio viene eseguito mediante 3-5 ecografie pelviche transvaginali in cui si valutano il numero, le dimensioni in millimetri dei follicoli ovarici e lo spessore della mucosa dell’utero (endometrio). Quando i follicoli raggiungono il diametro ottimale, alla paziente viene somministrato un farmaco (hCG) che induce la fase finale di maturazione follicolare.
Nel caso in cui la coppia non risiedesse a Roma, una parte o l’intero processo di monitoraggio della stimolazione ovarica può essere svolto presso la città di residenza della coppia stessa, mediante la collaborazione con un medico di riferimento consigliato da Genoma Procreazione o indicato dai pazienti. Le coppie si limiteranno a recarsi a Roma per il prelievo degli ovociti ed il trasferimento degli embrioni.