
In seguito alla fusione tra lo spermatozoo e l’ovocita si innesca una cascata di eventi che porta alla formazione dell’embrione. I segni dell’avvenuta fecondazione vengono espressi dopo 18-20 ore dall’inseminazione degli ovociti. All’interno della cellula fecondata (
zigote) si osserva infatti la presenza di due
pronuclei. Il pronucleo femminile proviene dal nucleo dell'ovocita, il pronucleo maschile corrisponde alla testa dello spermatozoo dove è situato il DNA, e la sua presenza conferma la penetrazione dello spermatozoo, quindi la fecondazione ben avviata. Questi ovociti vengono mantenuti in coltura, ossia in un ambiente di crescita adeguato, per ulteriori 24-48 ore. Durante questo periodo i due pronuclei scompaiono formando lo zigote.
Successivamente si assiste alla prima divisione cellulare, momento nel quale si è in presenza dell’embrione vero e proprio. A questo punto si valuta il numero degli embrioni che si sono formati e la qualità embrionaria.
La coltura in vitro degli embrioni viene prolungata fino a raggiungere lo fase di sviluppo di
Blastocisti.

In natura, l’ovocita fecondato raggiunge l’utero attraverso le tube di Fallopio in 5^-6^ giornata come blastocisti, poi esce dalla zona pellucida circostante (
hatching) e si impianta in utero (endometrio). Effettuando la coltura degli embrioni fino lo stadio
di blastocisti, si riproduce ciò che semplicemente avviene durante il concepimento per via naturale. Con i nuovi terreni di coltura e il know-how necessario, si riesce a mantenere in coltura efficacemente gli embrioni per 6 giorni dal prelievo degli ovociti ed effettuare il transfer degli stessi in tale fase.